C’è un nuovo sistema già adottato da un Comune italiano che è persino peggio degli autovelox. Di cosa si tratta: scoprite se tocca anche a voi.
Uno dei più grandi problemi che ogni automobilista si ritrova a dover affrontare ogni giorno è il sistema degli autovelox. Ossia dei dispositivi che vengono installati a bordo della carreggiata e che hanno il compito di registrare eventuali infrazioni a livello stradale. Con i limiti di velocità previsti dalla tratta indicata che, se superati durante la marcia, possono portare a pesanti sanzioni pecuniarie e a decurtazioni di punti della patente.
Di recente, sono stati studiati nuovi sistemi avanzati per poter ottenere persino più informazioni e far cadere nella “trappola” più automobilisti. Basti pensare ai nuovi Telelaser TruCam che, a differenza degli autovelox tradizionali, riescono a registrare video in HD per poter individuare eventuali cittadini che guidano al telefono o che hanno l’assicurazione scaduta. Ma non solo, perché in un Comune italiano è stato adottato un sistema tutto nuovo che è persino peggiore di tutti questi. Ecco di cosa si tratta.
Altro che autovelox, questo sistema è il peggiore di tutti: dove si trova
Se pensavate che gli autovelox o i più recenti Telelaser TruCam fossero il problema, allora non siete ancora pronti a sapere cosa è successo in un comune italiano. Il sindaco ha deciso di adottare una nuova idea del tutto bizzarra ma che a sua detta potrebbe funzionare. Come spiegato dall’avvocato Angelo Greco con un TikTok, l’idea è di far spaventare i cittadini in maniera alternativa, ma l’esperimento per ora ha generato molte critiche.
Il comune interessato è Gravellona Lomellina, nei pressi di Pavia. Qui è stato deciso di installare non una videocamera di ultima generazione, e nemmeno sensori più avanzati, ma un… gatto nero finto. Con l’obiettivo di sfruttare la paura di incrociare un animale che attraversa la strada. Che per dicerie comuni, dovrebbe portare sfortuna. Così che d’istinto si vada a rallentare e dunque a rispettare i limiti di velocità. Per una sicurezza maggiore tanto per chi si trova al volante quanto per le persone intorno.
Ma come emerso dalle tantissime critiche nei confronti di questa idea stramba, in realtà le conseguenze sono state piuttosto gravi. Le persone tendono infatti a rallentare improvvisamente e ad “inchiodare”, proprio per paura di investire l’animale indifeso che si trova nei pressi della carreggiata. E questo ha già provocato diversi sinistri stradali e tamponamenti. Un’idea che dunque è destinata a tornare in cantiere molto presto.
