Allarme per Microsoft Edge: ruba i dati degli utenti di nascosto Allarme per Microsoft Edge: ruba i dati degli utenti di nascosto

Microsoft sotto accusa: raccoglie dati senza consenso attraverso Edge? Scopriamo cosa c’è di vero

È allarme per Microsoft. Pare che Edge riesca a raccogliere alcuni dati degli utenti senza consenso: ecco cosa c’è di vero a riguardo.

La sicurezza dei dati personali degli utenti continua ad essere un tema sempre più ricorrente in ambito tech. Sono tantissime le iniziative e le nuove funzionalità delle grandi aziende volte proprio ad incentivare questa tipologia di fattore, con vantaggi unici che stanno spingendo i consumatori verso l’una o l’altra direzione. Non mancano però i problemi e le critiche, con allarmi continui che vengono segnalati per tempo.

Allarme per Microsoft Edge: ruba i dati degli utenti di nascosto
Microsoft Edge ruba i dati degli utenti? Ecco cosa sappiamo – (Fontenews.it)

L’ultimo riguarda nello specifico Microsoft e il suo browser Edge, disponibile di default su tutti i computer che hanno Windows come sistema operativo. Secondo una recente accusa, questo servizio riuscirebbe a raccogliere alcuni dati dei consumatori senza che questi ultimi ne abbiano fornito il consenso. Ecco che cosa c’è di vero e cosa si può fare per difendersi e non rischiare pesanti conseguenze nel breve e nel lungo periodo.

Microsoft Edge ruba i dati degli utenti? Ecco che cosa sappiamo

Una notizia che ha immediatamente destabilizzato il settore tech e che è stata lanciata dall’esperto Tom Warren di The Verge. Pare che Microsoft Edge su Windows 11 abbia un utilizzo piuttosto curioso e noci per gli utenti, con alcuni dati che vengono rubati e archiviati in automatico senza alcun tipo di consenso.

Ecco tutti i dettagli sul possibile furto di dati di Microsoft Edge per gli utenti
Dati degli utenti rubati su Microsoft Edge: cosa sappiamo – (Fontenews.it)

In particolare, per diverse persone si verifica un fatto molto particolare. Ossia il lancio in automatico da parte di Microsoft, soprattutto dopo un aggiornamento del sistema operativo, con tutte le schede che in precedenza erano aperte su altri browser su Google Chrome. E dopo alcune attente indagini, sono emersi problemi riguardanti le funzionalità presenti ambigue e le impostazioni di privacy non così chiare.

Se Microsoft sapeva esattamente quali pagine erano aperte su un altro browser, allora vuol dire che quei dati sono stati raccolti di nascosto. Un approccio piuttosto curioso di Microsoft, che già in passato è stato applicato. Secondo quanto poi spiegato da Warren con analisi più approfondite, pare che con le ultime versioni di Windows 11 c’è una procedura di configurazione iniziale in cui l’utente già conferma dall’inizio che Edge potrà importare dati da altri browser. Tra cui preferiti, cronologia, cookie, estensioni e molto altro.

L’azienda è già stata contattata da The Verge per ottenere maggiori chiarimenti a riguardo, senza però ottenere alcuna risposta. C’è chi ipotizza si tratti di un bug, ma non c’è nessuna certezza a riguardo. Staremo a vedere se nelle prossime settimane sarà Microsoft stessa a fornire maggiori delucidazioni a riguardo.

Impostazioni privacy