Perchè si pensa che i mariti sono discriminati dalla legge? Perchè si pensa che i mariti sono discriminati dalla legge?

Separazione e divorzio 2024: mariti discriminati pesantemente dalla giurisprudenza, nuova stangata

I mariti vengono discriminati dalla legge? Soccombono sempre e comunque? Tutto quello che c’è da sapere al riguardo.

Davvero in caso di separazione e divorzio gli uomini hanno “la peggio” e soccombono inesorabilmente? Si tratta di un pregiudizio duro a morire, nato tempo addietro e che, tutt’oggi serpeggia alimentando confusione in materia. Sono tanti coloro che ritengono che  il marito sede legale venga discriminato perchè uomo, per via del genere di appartenenza e, che e sia costretto a portare da solo tutti gli oneri conseguenti allo scioglimento del vincolo matrimoniale. I più ritengono infatti che la legge operi un vero e proprio maltrattamento ai danni degli uomini quando si tratta di separazioni e divorzi.

Perchè si pensa che i mariti sono discriminati dalla legge?
Gli uomini sono discriminati dalla legge in caso di separazione e divorzio?- (Fontenews.it)

Ma è davvero così o si tratta di notizie infondate alimentate nel corso del tempo da informazioni fuorvianti ed inesatte? Partiamo con una premessa: in caso di matrimonio sorgono in capo ai coniugi i medesimi diritti e i medesimi obblighi. Si è soliti assistere però all’addebito delle spese economiche in caso di divorzio all’uomo, senza chiedersi il perché ciò avvenga. Dunque in caso di separazione e divorzio il marito viene realmente discriminato dalla legge?

Separazione e divorzio 2024, l’uomo è davvero discriminato?

La risposta univoca è: no. La legge non opera alcuna distinzione di sesso, conseguentemente marito e moglie vengono sottoposti allo stesso trattamento. Nonostante ciò nel corso del tempo la giurisprudenza ha elaborato una serie di criteri che sembrano favorire la moglie rispetto al marito, ma attenzione è un favoritismo apparente che ha le sue ragioni legali.

Perchè l'uomo ha la peggio in caso di divorzio?
Davvero gli uomini soccombono sempre?- (Fontenews.it)

Una parzialità che non ha nulla a che fare con il genere di appartenenza, bensì con motivazioni sottese importanti. Un caso classico è quello relativo all’affidamento dei figli minorenni e all’assegnazione della casa familiare che nella maggior parte dei casi viene attribuita alla donna, ma in base a quali ragioni?

L’affido in passato per ragioni soprattutto logistiche e per tutelare i minorenni, veniva attribuito alla mamma per evitare di alterare le abitudini dei piccoli. Ciò ha avuto nel corso del tempo delle ripercussioni impattanti nella vita degli uomini che si sono visti giocoforza estromessi dalla quotidianità dei loro figli, per questo si è parlato per lungo tempo di un trattamento sfavorevole riservato agli uomini.

Oggi l’affidamento è condiviso, consente dunque ai figli dei genitori separati di frequentare la madre e il padre in modo pressoché identico. L’affido condiviso è dunque la regola, ma in casi particolari stabiliti dalla legge è possibile ottenere l’affidamento esclusivo.

Ovviamente, il genitore che convive abitualmente con i figli (che generalmente è la donna) ha la possibilità di trascorrere più tempo insieme a loro, ecco perchè per lungo tempo si è indebitamente detto che l’uomo avesse la peggio.  Ma oggi tramite l’affitto condiviso la legge si premura di attribuire al genitore che vive lontano dalla casa dei figli, un tempo congruo da dedicare loro che è.

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