Alberto Balboni, esponente di FdI e presidente della commissione Affari Costituzionali in Senato, in un’intervista a ‘Il Dubbio’ si sofferma sul premierato.
Il 2024 è l’anno del premierato. Il governo continua a lavorare a questa norma anche se, come anticipato già nelle scorse settimane, ci saranno alcune modifiche rispetto al provvedimento ipotizzato in un primo momento. A confermare tutto questo è anche Alberto Balboni in una intervista a Il Dubbio.
Il presidente della commissione Affari Costituzionali in Senato, oltre che esponente di Fratelli d’Italia, ribadisce che si sta lavorando per inserire alcune modifiche al testo iniziale. L’obiettivo resta comunque quello di chiudere il prima possibile la partita e consentire al provvedimento di continuare il suo percorso naturalmente in Parlamento. Ricordiamo che, essendo una norma costituzionale, servono quattro passaggi e, quindi, i tempi di approvazione sono molto più lunghi rispetto ad una legge normale.
Balboni e le modifiche al premierato
In questa intervista Balboni si sofferma sulle modifiche che ci saranno sul premierato. La più importante riguarda la possibilità di tornare al voto subito dopo la caduta del premier eletto. In un primo momento si era ipotizzato la possibilità di un nuovo primo ministro eletto dal presidente della Repubblica (sempre della stessa maggioranza ndr), ma era un qualcosa che non ha mai realmente convinto e quindi si è deciso di apportare delle modifiche.
Naturalmente la novità non cambia il reale obiettivo di questo provvedimento, che è quello di rendere molto più stabile il governo e per questo motivo non c’è nessuna novità da parte del presidente del Consiglio e dello stesso governo di fare un passo indietro in questo senso.
Le altre novità
L’altra novità da non sottovalutare è quella che il presidente della Repubblica potrà revocare i ministri. Una mossa per spegnere qualsiasi le voci sul fatto di togliere i poteri al Campo dello Stato.
Il testo, come confermato da Balboni in questa intervista, non è assolutamente blindato. Il dialogo nella maggioranza continuerà anche nei prossimi giorni e non possiamo escludere novità in futuro.
