Alberto Balboni, esponente di FdI e presidente della commissione Affari costituzionali in Senato, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ parla del premierato.
Il premierato continua il suo percorso in Senato. L’arrivo in Aula è previsto solo nelle prossime settimane con un testo diverso rispetto a quello di partenza. La maggioranza, infatti, sta apportando alcune modifiche per consentire al provvedimento di essere ancora più efficace e presto la partita sarà chiusa.
A confermarlo è Alberto Balboni. Intercettato dai microfoni del Corriere della Sera, l’esponente di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Affari costituzionali, conferma che siamo molto vicini alla chiusura del provvedimento: “Manca un solo tassello, quello della sfiducia“. I contatti nella maggioranza sono in corso e la speranza è quella di poter far arrivare il testo il prima possibile in Aula.
Premierato, si cambia: c’è una novità
Come ammesso da Balboni, l’ultimo passaggio da completare è quello della sfiducia e sono in corso le riflessioni del caso per trovare un quadro nella maggioranza. L’esponente di FdI conferma la volontà di modificare la questione del secondo presidente del Consiglio in caso di caduta del primo. Il presidente della commissione Affari costituzionali spinge per il ritorno al voto in caso di sfiducia. In questo caso la norma di una elezione diretta del primo ministro resterebbe solo con la morte o problemi di salute del predecessore.
Su questo, però, non hanno ancora certezze visto che è in corso un ragionamento all’interno della maggioranza. La decisione sarà presa direttamente dai leader e vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane.
Meloni prova a chiudere la partita in poco tempo
L’obiettivo di Giorgia Meloni è quello di chiudere il prima possibile la partita per accelerare e iniziare la discussione in Aula. Sono quattro i passaggi di questo provvedimento in Parlamento perché si tratta di una norma costituzionale e per questo motivo il via libera definitivo arriverà solo nei prossimi mesi.
Di certo la maggioranza ha le idee chiare su come muoversi e difficilmente ci saranno dei passi indietro su un provvedimento fortemente voluto da tutto il centrodestra.
