Ragazza trans spiega la sua situazione Ragazza trans spiega la sua situazione

Trans vince gara femminile: “Sono un uomo, ma in pista mi sento donna”

La corritrice ha richiesto il suo primo premio: è scattata la polemica dopo le sue dichiarazioni, l’organizzazione prenderà provvedimenti

Sta facendo molto parlare la storia di Quima, la runner trans che nonostante fosse federata con nome e sesso maschile si è iscritta alla corsa Na’dalt come donna. Dopo essere arrivata al primo posto, ha rivendicato il premio come vincitrice dando la sua versione di quanto accaduto al programma di Antena 3 Espejo Público. Come prima cosa, ha ammesso di essersi iscritta alla categoria femminile perché quella maschile era piena. Ha dichiarato, inoltre, di essere gender fluid e di sentirsi identificata con entrambi i sessi: “Mi sento un uomo, ma in montagna, nei momenti di svago o di contatto con la natura, mi sento donna”, ha detto Quim, che preferisce utilizzare questo nome “perché è unisex e mi sta bene”.

Ragazza trans spiega la sua situazione
Montagne dove fanno le gare i corridori (Ansa) – Fontenews.it

“Quando corro con un’identità femminile e il mio sesso biologico è maschile, in quel momento potrei essere transgender”, ha spiegato. “Ho avuto la tentazione di presentarmi come donna in altre occasioni, ma ci sono sempre diversi problemi. In questa gara si è verificato lo scenario perfetto, non si tratta di una carriera professionale vera e propria. Ho solo capito che in questi eventi ricreativi l’inclusione è al di sopra della competizione. All’inizio ero indignato perché non potevo registrarmi come uomo, ma questo mi ha dato la spinta per farlo come donna”, ha concluso. Poi ha continuato: “Sono venuti a dirmi che sono una corridore mediocre e che era l’unico modo per vincere. Non è proprio così. Chi mi conosce lo sa a livello locale ho vinto diverse gare, arrivo quasi sempre sul podio… non ho la necessità di diventare donna per fare tutto questo”.

La spiegazione

“Ho sempre avuto la sensazione di essere donna, soprattutto quando corro con le compagne. Nella corsa mi sento donna, è il mio sesso. Mia moglie lo sa da molto tempo, sono una persona gender fluid. Nella vita quotidiana, con i miei figli, a casa, con gli amici mi sento un uomo, ma in montagna, nel momento di contatto con la natura, sento di essere una donna”, ha aggiunto. L’organizzazione della corsa nei pressi di Barcellona nei giorni scorsi aveva dichiarato che Quim D. e il suo compagno hanno rivendicato la vittoria e il primo premio nella categoria femminile con “grande aggressività e minacce di denuncia”. Alla fine si è deciso di dichiararla vincitrice provvisoria della classifica generale, mentre Laia Montoya è stata proclamata vincitrice nella categoria senior femminile.

Ragazza trans in una gara: scoppia il caos
Corridori in Spagna durante la gara (Ansa) – Fontenews.it

L’organizzazione della competizione ha rilasciato un comunicato in tal senso: “La legge dice che sono le federazioni che devono regolamentare le gare in questo senso. Attualmente in montagna non c’è nessuno. Per questo motivo il giorno dopo abbiamo contattato la FEEC (Federación d’Entitats Excursionistas de Muntanya) per spiegare cosa è successo. Hanno capito la situazione e si sono impegnati a scrivere una politica che serva in caso come questi e a quelli futuri che sicuramente ci saranno. Quando la FEEC pubblicherà la norma, noi, come club della federazione, la applicheremo retroattivamente ai risultati di questa edizione”.

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