Un evento tristissimo quello che ha colpito una gara andata in scena in Spagna: l’intervento dei medici non è servito a nulla
Notizia terribile quella che ha investito il mondo dello sport e soprattutto quello del ciclismo spagnolo. Si tratta della vicenda di Guillem Ramis, ex ciclista maiorchino che è morto questo sabato dopo essere stato colpito da un arresto respiratorio. Si trovava al traguardo della quarta tappa della Volta a la Comunidat Valenciana, situata nella città di Vall d’Ebo, come hanno confermato diverse fonti della Guardia Civil, quando ha avuto il malore.
La vittima in questione aveva 57 anni ed è deceduta intorno alle 16:50 come ha certificato anche un medico che si trovava sul posto in quel momento. Sul luogo è arrivato un elicottero sanitario, che però non ha potuto fare nulla per sventare le tragedia. Ramis si trovava alla gara perché lavorava come pilota per la squadra ciclistica Illes Balears Arabay. La UCI Continental è rimasta fortemente scioccata e colpita dalla triste e attualmente sta valutando se ripartire subito domani o all’ultimo giorno della tappa valenciana. Dopo la scomparsa dell’ex ciclista, non ha più molto senso per loro continuare, tanto è la disperazione per quanto accaduto.
Come riferito dal Centro di informazione e coordinamento dell’emergenza (CICU), circa alle ore 14:40 è arrivata la notifica della presenza di una persona rimasta priva di sensi nella zona del traguardo Volta. Sul posto si è immediatamente recato l’elicottero sanitario, che ha sede nella provincia, per soccorrere l’uomo. Dopo il primo intervento dei servizi dell’evento, l’equipe medica della SAMU ha provato a eseguire diverse manovre avanzate di rianimazione cardiopolmonare e altre tecniche di supporto vitale per non perdere l’uomo. Purtroppo però non c’è stata alcuna risposta ed è stato reso noto il decesso di Guillem Ramis.
Il bruttissimo episodio ha portato l’organizzazione della manifestazione ciclistica a modificare tutta la parte finale della tappa, che doveva collegare i comuni di Teulada-Moraira e Vall d’Ebo, all’altezza di El Miserat, a circa 15 chilometri di distanza dal traguardo previsto. L’associazione che si è occupata dell’evento ha poi deciso “per rispetto” di sospendere tutte le altre gare previste dal protocollo dopo la fine della tappa. Successivamente l’organizzazione ha rilasciato un comunicato ufficiale in cui si leggeva che “si rammarica profondamente di questo triste evento ed esprime le sue più sincere condoglianze alla famiglia del defunto in questo momento molto difficile”.
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