
La sensazione nell’opinione pubblica, e questo non è esattamente un bene, è che del gioco pubblico si parla tanto, si fanno tavole rotonde ed interventi, la politica “cavalca il suo fenomeno” sperando che non si faccia solo a fini meramente elettorali, si tenti di regolarizzarlo anche con normative a volte troppo restrittive, ma che per contrastare il gioco illegale, e quindi quello privo di qualsiasi autorizzazione rilasciata dallo Stato, non si faccia abbastanza. Ancora segnali negativi sul territorio e nella mente dei cittadini che si rendono conto quanto “malaffare” circondi un certo tipo di gioco d’azzardo illecito, primo tra tutti l’usura che a volte porta soggetti a ricorrervi ed a rovinarsi per soddisfare la “voglia di gioco”.
Ciò è quello che viene percepito e la considerazione che ben poco venga messo in campo per contrastare l’illegalità, anche nel mondo dei casino online, e tutto questo è sensibilmente presente nell’opinione pubblica insieme alla sensazione che, forse, a tanti “va bene così”: che il gioco illecito esista. Ma chi conosce anche solo un poco quello che gravita attorno a questo settore, sa che l’Esecutivo, le associazioni, gli stessi operatori e, naturalmente, le Forze dell’Ordine sono in moto per rintracciare ed arginare l’illegalità che agisce sul territorio come un enorme e grosso “polipo” che con i suoi tentacoli arriva, purtroppo, ovunque e prima della legalità.
Quello che è certo è che continuando a restringere e diminuire la presenza del gioco legale ed autorizzato sul territorio, inevitabilmente si va ad indebolire questo comparto che segue le regole, dando spazio invece, a quella parte di gioco illegale che regole certo non ne segue e non ne ha e che viaggia organizzato dalla criminalità attorno alla quale, come satelliti, girano altri segmenti di malaffare. Le sensazioni che si sono qui anticipate molto sommariamente sono il risultato di una nuova analisi demoscopica sul gioco d’azzardo in Italia e di cui si è parlato in un tavolo nazionale organizzato sul gioco dall’Istituto Milton Friedman Institute, dalla Società Italiana Intervento Patologie Compulsive e dall’Associazione La Sentinella.
Alcuni dati relativi a questa indagine: sono stati intervistati 610 soggetti maggiorenni. Il 47,8% preferisce il gratta&vinci, il 31,3% il lotto, il 9% le scommesse: sulla percezione del gioco preferito in Italia rimane sempre il gratta&vinci ed il lotto e le slot machine salgono al terzo posto con una preferenza dell’1,5%. Un dato importante di percezione sui soggetti è che il 96,4% ritiene che siano aumentati i giocatori patologici e l’83% ritiene che non si stia facendo abbastanza per contenerlo. Ben il 55% ritiene che il gioco illegale sia alquanto pericoloso.
Il dato “allarmante” è che la maggioranza degli intervistati pensa che lo Stato non stia facendo abbastanza per contrastare il gioco illegale e che sia proprio lo stesso Stato in prima persona che deve intervenire, poi i Comuni ed alla fine le Regioni. L’opinione pubblica concorda sul ridurre le apparecchiature da intrattenimento e, sopratutto, di fare più attività di informazione e prevenzione che rimangono le due scelte più importanti per contrastare il gioco problematico. Un altro dato che emerge è quello di intercettare i sentimenti di chi gioca online, altro comparto del gioco “di difficile gestione” e nel quale ancora è presente una grossa fetta di gioco illecito. E per questo ci si deve muovere anche a livello Europeo.