Ilva, riavvicinamento Mittal: “Soluzioni per futuro sostenibile”

Scritto da Anna Porcari giorno 18 Ottobre 2017
Ilva, riavvicinamento Mittal: "Soluzioni per futuro sostenibile"

Saltato l’incontro con il ministro dello Sviluppo Calenda per via della proposta «irricevibile» della Am Investco Italy. L’Arcelor Mittal spiega: «Vogliamo trovare una soluzione insieme a Governo, istituzioni locali e sindacati per un futuro sostenibile di Ilva»

Nuovi incontri di riavvicinamento per il tavolo Ilva. In seguito allo sciopero dei lavoratori della grande azienda, per via dei 4mila esuberi previsti dal piano di risanamento, sono state fermate le trattative anche con il Governo. Sebbene infatti, il dibattito con il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda sia saltato, poiché sembra che la proposta di discussione iniziale avanzata da Am Investco Italy fosse «irricevibile», durante la mattinata Aditya Mittal, dirigente di ArcelorMittal ha mandato messaggi rassicuranti. «Vogliamo trovare una soluzione insieme a Governo, istituzioni locali e sindacati per un futuro sostenibile di Ilva.

Speriamo fortemente di poter proseguire con le discussioni e trovare un punto d’accordo», ha detto il cfo, figlio del fondatore Lakshmi Mittal, a margine del forum sui trasporti di Cernobbio. Mittal ha ancora aggiunto: «L’industria dell’acciaio è colma di sfide e Ilva non fa eccezione. Io lavoro da 22 anni in questo settore. Si tratta di gestire gli stakeholder, i dipendenti, il business. L’industria dell’acciaio è estremamente importante all’interno di una comunità, perché ha un forte impatto anche su molti posti lavoro, anche del settore del trasporto».

«Ci occuperemo seriamente di lavoro»
Infine, Lakshmi Mittal ha spiegato: «Quindi anche da un punto di vista economico-strategico riveste una importanza di grande rilievo e noi ci prendiamo questa responsabilità molto seriamente. È qualcosa che noi sappiamo che dobbiamo gestire su base quotidiana e in cui dobbiamo eccellere su base quotidiana». Tale azienda attualmente detiene più dell’80% di compagine che rileverà gli asset di Ilva dall’amministrazione straordinaria. Questo risulta essere un enorme passo avanti rispetto all’incontro di ieri con i sindacati. I vertici di Am con il Mise avevano affermato di non avere autonomia per decidere diversamente da quanto prospettato nel piano, rimandando ogni decisione agli azionisti.

Anche Calenda ha respinto il quadro presentato da Am che intendende assumere 10mila persone su 15mila senza continuità in modo da azzerare anzianità e trattamenti salariali integrativi: in quest’occasione in ministro ha parlato dell’opportunità di «richiamare gli azionisti alla loro responsabilità» oltre che agli impegni presi con il Governo.

Aditya Mittal, tuttavia, ha nuovamente ribadito come «l’Ilva ha sofferto moltissimo nel corso degli ultimi anni. Si è visto soffrire i dipendenti per via delle incertezze del suo futuro. Si è vista la sofferenza nella operatività che non è migliorata, anzi c’è stato un declino della produzione su base annuale. E, ancora più importante, abbiamo visto una comunità che ha largamente e fortemente sofferto e per via di tutti i problemi ambientali che conosciamo. Ilva è vicina alle città e c’è stato un non rispetto ambientale di tutte le comunità dove si trova Ilva. Il nostro lavoro è prima di tutto migliorare queste condizioni. Come possiamo noi gestire un business in maniera adeguata, giusta, come possiamo assicurare che ci occuperemo di stakeholder e dell’ambiente. Ci occuperemo seriamente di lavoro», ha concluso.