Corea: bombardieri strategici Usa simulano attacco aria-terra sul mar del Giappone

Scritto da Elisa Fugazzotto giorno 1 Novembre 2017
Corea: bombardieri strategici Usa simulano attacco aria-terra sul mar del Giappone

Due bombardieri strategici Usa B-1B, seguiti dalle forze aeree di Seul e Tokyo, hanno sorvolato il cielo notturno della penisola sudcoreana. I supercaccia hanno simulato un attacco aria-terra sul Mar del Giappone. Sarà fatto tutto il possibile, se si reputasse necessario, per la tutela della sicurezza e della stabilità regionale

Sono entrati in azione intorno le ore 20:50 locali, 13:40 in Italia. Due bombardieri strategici Usa B-1B seguiti dalle forze aeree di Seul e Tokyo, hanno sorvolato il cielo notturno della penisola sudcoreana. Secondo le prime dichiarazioni, rilasciate dal Comando di Stato Maggiore di Seul, i supercaccia Usa hanno simulato un attacco aria-terra sul mar del Giappone con la collaborazione di due jet militari sudcoreani F-15K. Hanno lasciato la penisola intorno le 23:30, 16:30 ora Italiana. Il tutto è stato confermato dai militari americani. Un portavoce, ha sottolineato, che i bombardieri supersonici, più precisamente chiamati Lancers, hanno già svolto attività simili con l’Aeronautica nipponica. «Si tratta di missioni bilaterali nelle vicinanze della Corea», ha affermato.

«L’addestramento notturno era parte della turnazione di assetti strategici militari americani», ha dichiarato un portavoce dell’ufficio presidenziale sudcoreano. Tutto ciò dimostra come vi sia una salda e stretta collaborazione tra le parti affinché si mantenga la massima sicurezza e stabilità regionale. Non è la prima volta che i bombardieri strategici Usa entrano in azione. Già lo scorso mese, infatti, hanno volato sulle acque internazionali, vicino alla costa della Corea del Nord. Stavano svolgendo una prova notturna indipendente, non rilevata dalle forze di Pyongyang.

In azione gli hacker di Pyongyang. Scoperto il piano operativo 5015
Il ministero della difesa Sudcoreano deve ancora identificare l’80% dei documenti sottratti da alcuni hacker nordcoreani lo scorso settembre 2016. Si parla di 235 gigabyte di documenti militari, sottratti alle forze armate sudcoreane. Tra questi importanti documenti, ci sarebbe anche il Piano operativo 5015 elaborato da Seul insieme a Washington come risposta in caso di guerra, tutti i dettagli sulle esercitazioni e le posizioni dei siti militari e delle centrali elettriche.